La gestione dei piccioni in città


Nessun rischio per l’ambiente

Piccione in volo

La presenza di piccioni in città non deve essere vista come un fatto sgradevole da combattere ad ogni costo. In condizioni normali di densità l’esistenza di questi volatili è assolutamente accettabile.

Diverso è il caso in cui i piccioni trovino condizioni favorevoli per riprodursi smisuratamente per l’abbondante presenza di siti dove ripararsi o annidarsi e per l’elevata disponibilità alimentare, etc.

In questo caso il sovrappopolamento porta ad un degrado ambientale che può essere misurato in termini di danni per imbrattamento ma come danni meccanici ad edifici, a monumenti e a manufatti.

Non ultimi da considerare sono i rischi sanitari per l’uomo e gli animali domestici (il piccione è infatti vettore di alcune zoonosi).

L’adozione di un corretto piano di gestione della popolazione di piccioni in città ha ripercussioni positive sia sull’ambiente che sulla salute dei cittadini soprattutto laddove la concentrazione è più elevata.

Tetto con piccioni

Il piano richiede una programmazione a lungo termine che tenga in debita considerazione l’ecologia di questa specie, le cause che ne hanno favorito l’insediamento e le condizioni che ne hanno favorito la pullulazione.

Il contenimento del piccione in città prevede una serie di passaggi che possono essere schematicamente divisi in due fasi: una fase conoscitiva e una fase applicativa.

Il piano di contenimento numerico del piccione in città richiede in primo luogo uno studio della popolazione presente, mediante un censimento numerico che comprenda anche la mappatura dei siti sensibili(valutazione della densità e della distribuzione degli individui).

Lo scopo è di individuare le aree più degradate a maggior rischio e quelle a rischio potenziale.

Piccioni su strutture architettoniche

La fase conoscitiva fornisce pertanto una fotografia della situazione in atto ed evidenzia l’entità del problema.

La fase applicativa prevede di conseguenza una serie di interventi al fine di contenere numericamente la popolazione.

Non esiste un metodo che in assoluto sia più efficace degli altri. Esiste invece la possibilità di poter far interagire diverse metodologie per ottenere un effetto sinergico (lotta integrata).

I piccioni si insediano in città fondamentalmente per l’elevata disponibilità alimentare.Per poterli contenere si dovrà ridurre la capacità portante dell’ambiente.

Lo stress trofico indotto nei piccioni si traduce in un minor tasso di natalità e in una maggiore mortalità degli individui in cerca di cibo.

Piccioni su cornicione

Si tratterà pertanto di ridurre o quanto meno proteggere i luoghi dove i piccioni solitamente trovano cibo anche mediante Ordinanze Sindacali che vietino la somministrazione di granaglie ai volatili.

La riduzione demografica della popolazione può essere accelerata mediante l’uso di prodotti anti-fecondativi che riducono il tasso di natalità degli individui.

Ovistop è uno di questi prodotti. L’antifecondativo, autorizzato dal Ministero della Salute, viene somministrato ai piccioni miscelato con la granella di mais e se utilizzato correttamente può comportare una riduzione della popolazione del 50% al terzo anno di trattamento.

Il prodotto non risulta tossico per i piccioni, non implica nessun rischio per l’ambiente e alle dosi utilizzate non ha alcun effetto su altri animali e sull’uomo.

L’efficacia di queste azioni può essere ulteriormente amplificata da una serie diinterventi indiretti che comportino l’utilizzo di dissuasori fisici atti ad impedire ai piccioni di posarsi sulle strutture o di accedere alle parti interne degli edifici.

Dissuasori a rete, a filo o a spilli o ancora dissuasori elettrici infastidiscono i piccioni che non solo non riescono a sostare su monumenti, tettoie, balconi e altro, ma vengono disturbati anche nella ricerca di un idoneo luogo di nidificazione.

Eurogreen redige piani di contenimento delle popolazioni di piccioni e attua tutte le fasi del piano dal momento del censimento preliminare fino alla realizzazione delle misure di contenimento che prevedono azioni complementari e sinergiche.

Bibliografia:
Casadei B., Dalla Pozza GL. – Ambiente urbano e lotte antiparassitarie – Maggioli editore, 1989
Puccini  V., Tarsitano E. – Parassitologia urbana – Edagricole, 2003

Graziano Poli

Sono un disinfestatore esperto. I miei progetti di lavoro sono orientati all'ecologia applicata, e alla prevenzione. Per hobby fotografo la natura; anche quella che entra dentro casa.

Aree geografiche di intervento

Effettuiamo trattamenti antitarlo nelle seguenti regioni:
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