Zecche


foto-zecche

Le zecche appartengono alla sottoclasse degli acari. Le più comuni sono della famiglia degli Ixoclidi (zecche dure) e a quella degli Argasidi (zecche molli dei colombi). Se ne conoscono oltre 800 specie, di cui 39 identificate in Italia. Sono lunghe da alcuni millimetri a oltre 2 cm.
Il ciclo biologico (uovo, larva, ninfa, adulto) può interessare più animali “ospiti” e può durare da alcuni mesi ad alcuni anni.
Le zecche si nutrono succhiando sangue e riescono a sopportare periodi di lungo digiuno (anche un anno).
La maggior parte è diffusa nelle aree rurali e silvestri, ma anche in città trovano habitat ideali, come parchi, giardini, corsi d’acqua, aree incolte delle periferie in presenza di climi temperati e umidità (50-70%).

La zecca parassita del colombo (Argas reflexus, zecca molle del piccione) vive solitamente in campagna, nelle piccionaie e nei pollai, anche in assenza degli animali può sopravvivere sino a due anni nel guano.
Con l’aumento del numero di volatili, soprattutto colombi e passeri che costruiscono nidi nei sottotetti o si posano sui balconi degli edifici in ambienti aperti, si è spostata nelle nostre città.
Quando la zecca resta priva dei suoi ospiti abituali, oppure diventa particolarmente numerosa, viene guidata dall’anidride carbonica emessa con la respirazione
all’interno delle abitazioni (prevalentemente nelle camere da letto) attraverso screpolature dei muri, fori, finestre aperte.
Qui la zecca del piccione, oltre a provocare disagio (succhia intensamente il sangue per breve tempo, ma non rimane fissata nella pelle e si stacca subito dopo il pasto), può diventare causa di importanti reazioni allergiche oppure veicolo di zoonosi.

La lotta

Dato che le aree più a rischio sono quelle della pastorizia, del randagismo canino e le zone urbane interessate dai piccioni, è necessario tenere sotto controllo gli animali degli allevamenti, i randagi e i colombi che vivono nelle città.
Nelle aree infestate e in quelle a rischio si effettuano trattamenti residuali, per eliminare gli individui nei vari stadi, a base di prodotti ad attività insetticida-acaricida. È utile asportare le feci dei colombi e praticare interventi complementari di disinfezione, nonché organizzare trattamenti periodici nei ricoveri degli animali da allevamento.

Graziano Poli

Sono un disinfestatore esperto. I miei progetti di lavoro sono orientati all'ecologia applicata, e alla prevenzione. Per hobby fotografo la natura; anche quella che entra dentro casa.

Aree geografiche di intervento

Effettuiamo trattamenti antitarlo nelle seguenti regioni:
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo.