Antitarlo a microonde e il Metodo Eurogreen


Il trattamento antitarlo a microonde: una garanzia contro tarli e funghi

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Il trattamento antitarlo fatto con prodotti chimici non sempre risolve il problema delle larve immerse nel legno strutturale, nei mobili e in ogni altra masserizia di casa e, se non si presta attenzione, si rischia l’inasprimento dell’infestazione, e il peggioramento della condizione del legno.
In ogni caso, anche quando il trattamento chimico trova una giustificazione tecnica – accade solo in pochi casi, quasi mai nel fai da te – le inevitabili complicazioni svolazzano nell’aria di casa. E’ il caso di dirlo, visto che si pagano le conseguenze di una contaminazione chimica immateriale, che nonostante l’adattamento ci avvelena i polmoni e ci invelenisce. Nervi a posto, una soluzione (noi) ce l’abbiamo! Il trattamento antitarlo a microonde eseguito con il Metodo Eurogreen  garantisce la risoluzione del problema.
Parlando con alcuni addetti ai lavori, si percepisce il dispiacere per i grandi risultati che si conseguivano un tempo quando si disponeva di “prodigiosi” prodotti chimici, oggi – e dovremmo ringraziare tutti il cielo – non più disponibili. I grandi risultati del passato non devono nascondere gli errori. Di quei procedimenti arcani, oggi resta solo l’uso del cellophane®, ad imbudellare senza un vero motivo le travi e i travicelli dei tetti e dei solai cariati dai tarli.
Infatti, le moderne sostanze attive hanno caratteristiche chimico fisiche differenti dagli antitarlo di allora e non si espandono nel legno; quando va bene penetrano solo pochi millimetri: insufficienti a colpire le esuberanti larve dei capricorni incuneate in profondità.

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Il trattamento antitarlo a microonde è un sistema per la disinfestazione del legno che garantisce – nelle intenzioni, ma non sempre nei fatti: l’abilità tecnica fa la differenza; eccome! – la soluzione del problema dei tarli. E’ una tecnologia che permette il trattamento anche di complessi organismi strutturali di legno in opera, grazie a irregolari e articolate configurazioni che possono sviluppare i macchinari. La spiegazione del risanamento non è nel potere diretto del campo elettromagnetico, ma nell’effetto della temperatura raggiunta dal legno, spiegabile con la reattività dell’acqua contenuta nel manufatto. Il riscaldamento si propaga nella matrice fino a raggiungere le larve immerse nel rosume delle gallerie; sessantacinque gradi sono sufficienti a provocare la morte di: uova, larve, pupe e adulti ancora casualmente presenti nella camera pupale.
Il trattamento antitarlo con microonde va eseguito seguendo un percorso che prevede come ultima tappa il riscaldamento del legno. Per disinfestare una trave non basta avvicinare la testa magnetron, accenderla e irraggiare per un periodo più o meno lungo – esistono protocolli standard assurdi e pericolosi -, soprattutto se il dispositivo ha una potenza ridotta. La faciloneria potrebbe costare cara; a qualcuno è già capitato d’incendiare il tetto di una casa.

Prima di affrontare il trattamento andrebbe eseguita un’analisi che inquadri con precisione: le caratteristiche del legno in servizio – compresi i sempre presenti difetti tecnologici -; i connotati dell’infestazione; la stratigrafica della copertura. Non si tratta solo di ascoltare le travi amplificando i rumori interni o di guardarle allegramente.
Riconoscere i difetti tecnologici di ogni membratura e saperli individuare anche se sfuggenti, è una questione nodale: consente di applicare un riscaldamento ogni volta diverso, che eviti traumi alla matrice; lo scopo è quello di conservare il comportamento reologico atteso da ogni manufatto.
Il riscaldamento coatto può provocare danni invisibili ,ma gravissimi. L’insidiosa relazione tra temperatura e resistenza del legno, è chiarita dagli esperti di tecnica delle costruzioni.
Dovremmo pensare che ogni elemento strutturale è parte di un articolato organismo ligneo, progettato per il sostegno delle sovrastrutture dell’edificio. La funzione portante di ogni impalcato è garantita dall’efficienza delle prestazioni dei singoli elementi strutturali, scelti e messi in opera, dopo una valutazione delle loro caratteristiche, anche di quelle intrinseche.

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Un’imprudenza può costare cara, anche a causa di un arco elettrico che potrebbe scaturire dai materiali riflettenti, ad alta prestazione d’isolamento, di cui sono farcite le coperture e i solai dei nuovi edifici. Il pericolo potrebbe essere invisibile.
Il tecnico virtuoso non sciorina un dispositivo – alla moda – che profuma ancora di nuovo, presentandolo come la risoluzione di tutti i problemi legati ai tarli. Mastica la materia e conosce i metodi e gli strumenti per conseguire la bonifica del legno, sa che per ottenere un risultato potrebbe essere utile integrare più sistemi valorizzandoli. La sua passione e le sue capacità professionali gli conferiscono un’immunità verso ogni condotta corriva; il suo interesse è rivolto ad ottenere il miglior risultato guardando al beneficio del cliente.

A proposito del sistema antitarlo a microonde, la nostra competenza ha un retroterra spesso: fatto di anni di ricerca – anche empirica – con base scientifica -, di collaborazioni con le Università, studi multidisciplinari e tanta esperienza fatta nei laboratori attrezzati e sui cantieri.
Sappiamo usare il campo elettromagnetico nel migliore dei modi, rispettando il legno, tuttavia, i migliori risultati li otteniamo integrando i sistemi di lotta, per questo non escludiamo, all’esterno dei fabbricati e laddove necessario e possibile, anche l’uso di preservanti chimici da distribuire dopo il trattamento di bonifica fatto con i sistemi fisici.

© Graziano POLI

Graziano Poli

Sono un disinfestatore esperto. I miei progetti di lavoro sono orientati all'ecologia applicata, e alla prevenzione. Per hobby fotografo la natura; anche quella che entra dentro casa.

Aree geografiche di intervento

Effettuiamo trattamenti antitarlo nelle seguenti regioni:
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo.