Aracnidi – Ragni


Dati bio-etologici

foto-ragni

Si distinguono per avere 4 paia di zampe ed il corpo diviso in due sezioni, cioè capo e torace saldati ed addome; si riconoscono infine per assenza di antenne. Producono seta, che non sempre viene utilizzata per comporre ragnatele, ma anche per proteggere le uova ed i piccoli o per costruire la propria tana. Sono predatori e paralizzano le vittime inoculando veleno. I maschi sono generalmente più piccoli delle loro compagne e si riconoscono per i palpi rigonfi. Magazzini, depositi ed industrie sono spesso visitate dagli aracnidi che possono trovare un habitat ideale per proliferare.

I segni per riconoscerli

In Italia non esistono ragni letali per l’uomo benché viva in un’areale limitato alla zona di Volterra un parente della Vedova Nera (Latrodectes Mactans); questo ragno nostrano, detto per l’appunto ragno volterrano (Latrodectes Tedecimguttatus) si riconosce per le 13 macchioline rosse sull’addome nero, vive nel terreno tra la vegetazione e se morde l’uomo può causare una grave forma di avvelenamento spesso accompagnata da febbre. Comune nei nostri giardini è il ragno crociato (Araneus Diadematus) che tesse le tipiche ragnatele circolari con fili a spirale su una raggiera. Sverna, come molti altri rappresentanti di questo gruppo, allo stadio di uovo, protetto all’interno da piccole sfere di seta.

Folcidi e Salticidi frequentano le nostre case: i primi colonizzano gli angoli, dove costruiscono vistose ragnatele, i secondi percorrono gli ambienti a piccoli salti (da cui il nome) alla ricerca di prede. La Tegenaria domestica, grosso ragno peloso, è invece comune nelle cantine, dove realizza tele non appiccicose che servono ad avvisare il predatore del passaggio di una vittima.

La lotta

La presenza di ragni è indice di scarsa igiene e trascuratezza ambientale, è consigliabile eseguire prima del trattamento una adeguata pulizia comprendente la rimozione delle ragnatele.

Per il loro regime dietetico, le infestazioni di ragni seguono solitamente quelle di altri insetti.
È indicata la lotta residuale con prodotti di contatto.

 

Graziano Poli

Sono un disinfestatore esperto. I miei progetti di lavoro sono orientati all'ecologia applicata, e alla prevenzione. Per hobby fotografo la natura; anche quella che entra dentro casa.

Aree geografiche di intervento

Effettuiamo trattamenti antitarlo nelle seguenti regioni:
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo.