Il legno: interazioni microbiche ed entomatiche


Tarli del legno ma anche funghi e batteri

Il legno è un materiale di origine biologica: su di esso vivono e interagiscono diversi organismi viventi che nel loro insieme costituiscono una comunità biotica; tra di essi si instaurano rapporti di interazione che possono essere di reciproco aiuto ovvero di spinto antagonismo.

Legno - materiale di origine biologica

È notoria l’azione antagonista svolta da alcuni ceppi ipovirulenti di Endothia parasitica nel confronti del mal del castagno, così come l’azione di Trichoderma viridis nei confronti del Fusarium sp.

Sui manufatti lignei insetti, funghi e batteri convivono e possono svolgere un’azione sinergica ne iprocessi di biodeterioramento.

tarli del legno trasportano negli strati più profondi del legno spore fungine e batteriche e frammenti miceliari.

I batteri riescono a vivere sia in condizioni aerobiche che in condizioni anaerobiche. Negli orizzonti più interni l’attività respiratoria delle larve dei tarli del legno può creare microambienti carenti o addirittura privi di ossigeno; i batteri possono modificare il loro quadro metabolismo energetico e passare da un metabolismo di tipo respirativo ad uno di tipo fermentativo.

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Le fermentazioni sono reazioni cataboliche i cui prodotti finali sono fondamentalmente acidi organici; le conseguenti modificazioni del pH accelerano la degradazione del legno attraverso l’idrolisi dei suo componenti strutturali principali: cellulosa, emicellulose e lignina.

L’idrolisi delle macromolecole(polimeri organici) libera sostanze più semplici che diventano fonte nutritiva immediatamente disponibile per i tarli xilofagi; essi si nutrono di sostanze complesse ma in presenza di substrati alimentari più facilmente accessibili utilizzano questi come fonte primaria di energia.

D’altro canto la respirazione degli insetti xilofagi aumenta il gradiente di umidità, favorendo la crescita di batteri e funghi. Infine il materiale fecale prodotto e il rosumetalvolta solo parzialmente digerito può essere un ottimo pabulum di crescita per gli stessi microrganismi.

Si realizza pertanto un rapporto trofico di interdipendenza tra gli agenti biotici che vivono nella stessa matrice e che si possono sostenere a vicenda.

La tecnologia “Metodo Eurogreen” risolve in un solo colpo tutti questi problemi. Le temperature raggiunte sono tali da annullare ogni forma di vita presenti nel manufatto ligneo: qualsiasi stadio biologico dei tarli viene colpito; ogni forma vegetativa di funghi e batteri viene distrutta.

Bibliografia:
Gambetta A. – Beni artistici: degradamento e preservazione del legno – CNR – Istituto del legno, 2004
Caneva G., Nugari M.P., Salvadori O: – La biologia vegetale per i ben culturali – vol 1 – biodeterioramento e conservazione – Nardini Editore, 2007
AA.VV. – Funghi che degradano il legno – Sylvatica editore, 2007

Graziano Poli

Sono un disinfestatore esperto. I miei progetti di lavoro sono orientati all'ecologia applicata, e alla prevenzione. Per hobby fotografo la natura; anche quella che entra dentro casa.

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Effettuiamo trattamenti antitarlo nelle seguenti regioni:
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