Le analisi di stabilità degli alberi


Il Tomografo Sonico Picus

Tempeste di vento, intense nevicate, violente grandinate sono spesso responsabili dello schianto più o meno improvviso di alberi.

Tomografo Sonico Picus

Se la situazione può assumere carattere di normalità in caso di alberi che già manifestavano segni di debolezza strutturale (tronchi con cavità, presenza di corpi fruttiferi al colletto, sul tronco o sulle branche principali, presenza di fusti codominanti, etc,), può invece destare qualche perplessità lo schianto di alberi giudicati sani.

In verità un albero apparentemente solido e stabile può divenire un albero pericoloso se la sua struttura legnosa viene in qualche modo indebolita.

I fattori di indebolimento sono molteplici: la senescenza, la potatura sconsiderata, i danni meccanici inferti dall’uomo, danni da fortunali, scavi al piede dell’albero.

Questi fattori di indebolimento vengono segnalati dall’albero con sintomi e segnali che fanno intuire all’occhio esperto del tecnico agronomo che l’albero è in uno stato di sofferenza.

Anche in questo caso i segnali possono essere molteplici: fessure nel tronco, presenza di cancri, vegetazione clorotica, disseccamento di rami, torsioni del legno, depressioni o rigonfiamenti del tronco, distacco della corteccia, etc.

Tomografo Sonico Picus 1

Negli ultimi anni la I.S.A. (International Society of Arboricolture) ha proposto un protocollo standard per la valutazione della stabilità meccanica degli alberi.

Il protocollo I.S.A. prevede che l’albero venga prima analizzato visivament e alla ricerca di quei difetti che potrebbero evidenziare un rischio di schianto.

Per tale motivo è stata elaborata una scheda per la rilevazione dei fattori di rischio (difetti dell’albero) che prende il nome di Scheda per la Valutazione degli Alberi a Rischio.

Tomografo Sonico Picus 2

Tale analisi richiede a volte degli approfondimenti allo scopo di verificare la gravità delle alterazioni interne del legno. In altre parole l’analisi visiva consente l’individuazione del difetto ma raramente fornisce indicazioni sull’entità del danno a livello del tessuto di sostegno dell’albero.

In questo caso è necessario procedere alla seconda fase che consiste nell’analisi strumentale del danno.

Analisi strumentale con tomografo

Esistono diversi strumenti per valutare la stabilità di un albero e tra questi il Tomografo Sonico Picus è sicuramente uno degli strumenti più versatili e precisi.

Il Tomografo Sonico Picus è uno strumento di indagine non invasivo (vale a dire non provoca lesioni ai tessuti legnosi) che riesce, utilizzando la trasmissione dell’impulso sonico, a evidenziare eventuali aree di degradazione del legno interno valutandone nel contempo le dimensioni.

Lo strumento è stato messo a punto dall’Istituto per il Paesaggio e gli Alberi di Berlino e dall’Università di Dresda.

All’albero che vede essere analizzato, vengono applicati 12 sensori, collegati tra loro ed equidistanti, lungo la circonferenza del tronco sullo stesso piano. Questi sensori sono in contatto con il legno del tronco mediante piccoli chiodi infissi nella corteccia. Con un piccolo martello si batte un sensore il quale al momento della percussione trasmette un impulso sonico agli altri sensori tramite il legno interessato.

Analisi strumentale con tomografo 2

Il procedimento viene successivamente ripetuto per tutti gli altri sensori.

I dati relativi alla misurazione del tempo di trasmissione e rinvio di un’onda sonica nel legno, vengono inviati ad un computer palmare che procede alla loro rielaborazione.

Il risultato finale è una tomografia bidimensionale della sezione indagata. Il tomogramma rappresenta in vari colori definiti le condizioni del legno, sano ed alterato, e le eventuali cavità presenti.

Referto analisi strumentale Tomografo Picus

 

In questo modo è possibile evidenziare cavità interne o comunque alterazioni del legno non percepibili dall’esterno ricavando informazioni utili anche sulla loro dimensione in sezione.

Per avere una lettura tridimensionale della consistenza interna si possono effettuare diverse tomografie a differenti altezze del tronco.

 

 

 

 

Bibliografia:
Mattheck C, Breloer H. – La stabilità degli alberi – Il Verde Editoriale, 1998
Raven P.H., Evert R.F., Eichhorn S.E. – Biologia delle piante – Zanichelli, 2002

 

Graziano Poli

Sono un disinfestatore esperto. I miei progetti di lavoro sono orientati all'ecologia applicata, e alla prevenzione. Per hobby fotografo la natura; anche quella che entra dentro casa.

Aree geografiche di intervento

Effettuiamo trattamenti antitarlo nelle seguenti regioni:
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo.