Difesa integrata nell’industria agroalimentare


 

Al concetto di lotta oggi fa da contrappunto quello di difesa; e i due vocaboli non sono sinonimi. L’integrità dei reparti di un’industria alimentare è affidata alla tecnica e alle sue applicazioni, ad una conoscenza scientifica della biologia e dell’etologia degli organismi infestanti, a processi messi in atto con lo scopo di prevenire le infestazioni.

La produzione dell’industria alimentare deve attenersi alle linee guida fissate da regole che descrivono i metodi, le attrezzature, i mezzi e la gestione delle produzioni per assicurare gli standard di qualità.
L’obiettivo è produrre un alimento sano, la cui integrità sia garantita anche per l’assenza di qualsiasi contaminazione; l’ottenimento del risultato deve avvenire attraverso processi produttivi che diano sicurezza anche per il ridotto impatto verso l’ambiente.
Le aspettative dei consumatori, incoraggiate da una progressiva e incalzante sensibilità verso ogni tematica sociale, e la necessità di corrispondere ad una legislazione sempre più stringente, hanno fortemente influenzato anche il settore del pest control, determinando lo sviluppo di nuove strategie di protezione dagl’infestanti.

Nelle sequenze di trasformazione il prodotto alimentare è esposto al rischio di una contaminazione biologica: sono circostanze in cui potrebbe venire a contatto con insetti, acari e roditori. E’ un pericolo costante che accompagna l’alimento fino alla tavola del consumatore, tuttavia, esiste una particolare esposizione nella fase di manifattura: una sensibilità più alta, che dev’essere tenuta in considerazione, rispetto a ogni altro passaggio di scambio tra i partecipanti della filiera.
Gl’infestanti sono attirati: dalla disponibilità di cibo, da condizioni ambientali allettanti, da nicchie ecologiche rese disponibili da ambienti industriali che tengono conto delle sole esigenze di produzione. Non si tratta solo d’intrusioni accidentali in un magazzino o in un reparto, ma della possibilità che gli organismi, approfittando di alcune risorse, possano insediarsi e moltiplicarsi vivendo in promiscuità con le derrate.

La difesa parassitaria nell’industria alimentare praticata fino ad un recente passato, prevedeva l’uso di soli mezzi chimici, che venivano applicati secondo una cadenza prestabilita o per rispondere ad un criterio d’urgenza. Era una lotta che nonostante i ripetuti interventi vedeva gl’infestanti vincitori, e la necessità di giungere ad un contrasto conclusivo, imponeva una successione spesso ravvicinata di trattamenti chimici, con il rischio di giungere ad una disarmonia più grave di quella causata dal possibile inquinamento biologico.
Al concetto di lotta oggi fa da contrappunto quello di difesa; e i due vocaboli non sono sinonimi. L’integrità dei reparti di un’industria alimentare è affidata alla tecnica e alle sue applicazioni, ad una conoscenza scientifica della biologia e dell’etologia degli organismi infestanti, a processi messi in atto con lo scopo di prevenire le infestazioni.

Bisogna rendersi conto che una difesa parassitaria, anche se ben articolata e gestita, non può dare certezza d’indennità di un ambiente dagl’infestanti; per questo l’applicazione dei metodi di controllo, di sorveglianza, e un’attenzione per ogni dettaglio durante tutto il processo industriale dell’alimento, devono essere garantiti.
La parola certezza ha un contenuto più emotivo che reale, e nella concretezza industriale si dovrebbe utilizzare un linguaggio più scientifico, quindi, parlare di probabilità di risolvere efficacemente un problema. Nessuno può permettersi un contratto di garanzia, chi lo firma sbaglia e, prima o poi, ne pagherà le conseguenze.
Le problemtiche vanno affrontate con la giusta prevenzione, preparazione e flusso di lavoro; così facendo si hanno molte probabilità di prevenire o di risolvere l’infestazione quando si presenta.
La difesa integrata applicata con rigore è orientata ad ottenere le più alte probabilità, affinché non avvenga la contaminazione biologica e chimica di un prodotto alimentare in fase di lavorazione. Ha contenuti pratici e scientifici, prevede l’integrazione di comportamenti virtuosi, misure di monitoraggio e l’utilizzo di antiparassitari secondo uno schema organico.

La difesa integrata si basa su tre pilastri principali: la prevenzione, il monitoraggio e le tecniche di difesa. La prevenzione dovrebbe costituire il pilastro più robusto: una prevenzione fiacca causerebbe la deflagrazione dell’argine di protezione e gl’infestanti potrebbero dilagare. Penso a due tipi di prevenzione: tutto ciò che possiamo fare per evitare che un problema sorga, e ogni sforzo da compiere per gestire un problema quando non è ancora diffuso, e per questo potrebbe essere facilmente risolvibile.
In ogni caso  s’intendono una serie di misure precauzionali che riguardano le infrastrutture dei corpi di fabbrica, la corretta manutenzione dei macchinari, flussi di lavoro regolati da comportamenti virtuosi. La pulizia è condizione irrinunciabile: la pratica di prevenzione per eccellenza.

Il monitoraggio è un punto di partenza, fornisce la mappa delle infestazioni: consente di conoscere quali artropodi o roditori siano presenti negli ambienti industriali, e i livelli della loro presenza nonostante le iniziative di prevenzione.
In un ambiente rigorosamente controllato, i dispositivi a feromoni, quelli con attrattivo alimentare o luminosi, garantiscono anche la cattura degli eventuali pochi esemplari presenti.
Un monitoraggio efficace non può essere affidato ai soli mezzi tecnici,  dev’essere affiancato anche da una puntuale esperta rilevazione visiva fatta per la ricerca dei sintomi e dei segni d’infestazioni; genericamente eseguita in tutti gli ambienti, ma precisa e puntuale nei punti di annidamento caratteristici dei potenziali parassiti. Il monitoraggio serve anche per programmare gl’interventi di difesa e, se replicato dopo l’intervento, per testarne l’efficacia.
Gl’interventi di difesa vera e propria degli ambienti dell’industria alimentare dovrebbero essere ridotti al minimo necessario, effettuati solo al superamento delle soglie stabilite, dopo aver rilevato le presenze infestanti con il monitoraggio.
La conoscenza della biologia e dell’etologia di insetti, acari e roditori, in alcuni casi, consente di effettuare una lotta mirata alle nicchie ecologiche di sviluppo, sfuggendo al rischio di un trattamento generalizzato e di una contaminazione chimica. Le sostanze attive scelte devono dare le massime garanzie di minor impatto verso gli alimenti e l’ambiente.

© Graziano POLI

Bibliografia:
Suss L., Pezzato G. –  Prevenzione delle infestazioni nelle industrie alimentari – Chiriotti Editore, 2002
Capizzi D. – Santini L. –  I roditori italiani – Antonio Delfino Editore, 2007
Pagani M. – Savoldelli S.  – Manuale pratico per il monitoraggio e riconoscimento
Schiaparelli A.                      degli insetti infestanti le industrie alimentari  – Edizioni Sinergitech 2009

Le garanzie
I nostri servizi sono realizzati da tecnici specializzati, certificati con corsi di alta formazione e diplomi A.N.I.D. (Ass. Naz. Imprese Disinfestazione); la soddisfazione è garantita.
Eurogreen disinfesta da più di vent’anni, e numerosi sono gl’interventi con cui abbiamo risolto infestazioni particolari e complicate.

 

Aree geografiche di intervento

Prestiamo servizio di disinfestazione nella provincia di Brescia, Bergamo, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza Brianza, Pavia, Sondrio, Varese, Bologna, Torino, Venezia, Alessandria, Trento, Bolzano, Genova, Sondrio, Rovigo, Piacenza, Verona, Biella, Vercelli, Asti, Pavia, Modena, Ferrara, Vicenza, Padova.