Piano di salvaguardia del cipresso gardesano
Collaborazione tra Eurogreen ed il C.N.R. per affrontare i problemi delle popolazioni di cipressi sul Lago di Garda, che ha portato alla definizione di un progetto articolato su diversi livelli: lotta agronomica, lotta chimica e miglioramento genetico.
Lotta agronomica
Vengono messe a frutto tutte le recenti nuove scoperte che riguardano gli interventi diretti sugli alberi (interventi di dendrochirurgia ispettiva ed interventi migliorativi in genere).
Lotta chimica
Si studiano le metodologie che consentano di applicare le nuove tecnologie, i nuovi ritrovati chimici per colpire i funghi parassiti.
Miglioramento genetico
Piano ambizioso che dovrebbe portare entro il 2007 al brevetto di un clone di cipresso tipico gardesano.
Sostanzialmente si sta procedendo alla suddivisione del Lago di Garda in zone dette areali.
Per ogni areale, che corrisponde ad una cipresseta, si esegue uno screening visivo sugli alberi che la compongono.
Dagli alberi che dimostrano di avere i migliori requisiti sotto l’aspetto architetturale, del colore e delle resistenze a vari fattori che possono essere sia climatici (il freddo) sia immunologici (al Seiridium cardinale), vengono prelevate un certo numero di marze (i rametti).
Le marze prelevate dai tecnici vengono portate in vivai specializzati ed innestate su dei porta-innesto particolari.
Dopo un anno dall’innesto vengono inoculate con il Seiridium cardinale e/o esposte a determinate condizioni climatiche/ambientali per determinare quali sono le piante più resistenti.
Le piante così selezionate vengono valorizzate, cresciute e da questa base di alberi campione si partirà per trovare i soggetti migliori ed idonei al prelievo genetico.
I cipressi che si otterranno a fine progetto verranno utilizzati per rimpiazzare con nuovi impianti gli alberi malati.
La selezione per aree é rilevante per il fatto che il cipresso tende a svilupparsi in un determinato modo a seconda delle condizioni microclimatiche della zona in cui cresce.
Obiettivo è dunque ottenere cipressi tipici dell’areale gardesano, caratteristici della zona e che per forma, colore e resistenza, possano garantire un futuro alla popolazione di cipressi del Lago di Garda.
Le sole lotte agronomica e chimica possono infatti solo ostacolare la diffusione del fungo, ma non fermarla del tutto con la conseguenza che i cipressi ineluttabilmente dall’area gardesana potranno lentamente scomparire.