Disinfestazione? La miglior cura è la prevenzione.
Arrivo di buonora, la cliente mi aspetta sulla porta; e subito noto un’espressione di sconcerto e di incredulità.
Il tempo di accomodarsi in cucina, e un insetto sfreccia sul piano di marmo bianco. Lei m’incalza: “Ho bisogno di una disinfestazione, ma la casa è pulita, com’è potuto accadere? Quest’insetti da dove vengono?”.
Disinfestazione? La miglior cura è la prevenzione.
In casa abitano con noi numerosi artropodi (una categoria più ampia dei soli insetti), molti di loro sono organismi di piccole dimensioni, alcuni sono invisibili.
Nell’ecosistema domestico trovano condizioni ambientali adatte per la loro vita, per la crescita e la riproduzione. Sono nicchie ecologiche caratterizzate da un microclima ideale, da un riparo sicuro e dalla disponibilità di cibo.
Gli infestanti si annidano sfruttando gli spazi nascosti, sono interstizi e angoli fuori mano; per questo capita di non avere percezione della loro presenza, e quando li avvistiamo ormai sono diffusi, e dobbiamo ricorrere a una disinfestazione.
Protagonisti di gravi invasioni o di fugaci comparse, artropodi e roditori sono presenti in qualsiasi contesto di vita; alcuni di loro hanno un rapporto stretto con il nostro cibo, tanto da essere qualificati commensali.
La loro sopravvivenza è garantita da ambienti urbani che tengono conto delle sole esigenze dell’uomo. Un discreto aiuto viene anche dallo scarso senso civico dei cittadini, dal sovraffollamento urbano di animali domestici, dalla presenza di animali randagi o semi randagi, dalla disarmonia tra le specie, dall’insufficienza di progetti ben strutturati per il loro controllo.
E’ una condizione che paghiamo a caro prezzo, con danni economici, ma anche con dermatosi, allergie, ingestioni di tossine, trasmissione di microrganismi patogeni ecc.
Il contrasto parassitario in qualsiasi ambiente ha come denominatore comune la prevenzione: per prima cosa si dovrebbe tenere d’occhio, e avere un’attenzione per i particolari. A volte è possibile evitare la disinfestazione. In ogni caso, l’intervento dev’essere a basso impatto verso l’uomo e l’ambiente (con questo articolo potrai verificare di persona i vantaggi della disinfestazione moderna).
Uno spot pubblicitario tormentone degli anni Ottanta, raccontava di un’energica signora Luisa, una professionista delle pulizie che con severità diceva: ” Luisa comincia presto, finisce presto, e di solito non pulisce il water”. Una vivida battuta, ma soprattutto un’ingegnosa trovata pubblicitaria; in realtà, il water lo strigliava e lo igienizzava.
“La signora Luisa” è ancor oggi metafora di una pulizia domestica premurosa, a cui non sfugge nulla. Infatti, una vigile sorveglianza e un’attenzione per i dettagli fanno la differenza: mantengono lontani gli artropodi intrusi.
Gli infestanti cominciano con un focolaio anonimo che di solito è nascosto, poi, a poco a poco, si propagano. Se da un lato è difficile garantire l’impermeabilità di un ambiente agli insetti, agli acari e ai roditori; dall’altro, possiamo fattivamente evitare che si insedino, scansando le conseguenze derivanti da una contaminazione, che un po’ alla volta dilaga.
E’ da sempre che sento dire: “La miglior cura è la prevenzione!”. Ho sufficiente esperienza e, con una punta di disincanto, penso che la prevenzione sia un po’ come lo jogging: tutti dicono che fa bene, ma lo praticano ancora in pochi.
Cammino per le piazze e le strade delle città – sono curioso – devo dire che negli ultimi tempi le cose vanno meglio, ma solo per lo jogging
Come operatore del settore, sul tema della prevenzione sento di avere una certa responsabilità. Infatti, è più facile rapportarsi a un cliente prescrivendo una disinfestazione sbrigativa e di poche parole, che impegnarsi con un supplemento di garbata anamnesi, emotivamente rischiosa per via delle evitabili – ingenue – distrazioni delle persone.
Si tratta d’investire di più nel pensare, di corroborare una debole sensibilità biologica, di avere il coraggio di esprimere le proprie convinzioni circa le cattive abitudini, e di suggerire comportamenti virtuosi.
Dopo l’intervento di bonifica la cliente ha seguito con diligenza ogni nostro suggerimento; insieme abbiamo corretto le cause dell’infestazione di Blattella germanica, che aveva colpito la sua cucina.
Tornato il sereno, lei sorveglia ogni angolo della sua casa: ha coscienza del problema ed è attenta anche ai particolari.
Ogni tanto le capita di trovare un intruso che gironzola sul pavimento, e ci sentiamo per un’imbeccata. Ha capito che questo è l’unico modo per evitare una nuova disinfestazione.
Mi ha detto che anche lei comincia presto e finisce presto: adesso si sente sicura e vigila, ogni stanza è sotto il suo controllo.