I tarli: agenti di infestazione del legno.


La presenza di tarli del legno può non destare particolari sorprese su un vecchio mobile; diversa è la situazione se il ritrovamento dei segni operati da questi insetti xilofagi avviene su un parquet da poco posato o addirittura su travi utilizzate per le coperture e per soffitti in abitazioni nuove o recentemente ristrutturate.

Fori di tarli su parquet

Con il termine insetti xilofagi si comprendono quegli insetti che utilizzano il legno come fonte primaria di alimentazione.

In natura il ruolo degli insetti xilofagi è fondamentale: l’attività di rosura e la simbiosi con diversi batteri che albergano nell’intestino dei tarli del legno, comportano la demolizione di composti organici complessi come cellulosa e lignina.

Sono queste molecole di lenta e difficile degradazione: il loro utilizzo da parte dei tarli del legno, consente il riciclo del carbonio e la formazione di composti più semplici che fungeranno da substrato di crescita per gli organismi autotrofi.

Molti insetti xilofagi attaccano preferibilmente alberi deperenti: la loro opera esplica un’azione di selezione degli individui meno resistenti e a fine ciclo biologico.

Biodeterioramento da tarli

Boschi e foreste sono luoghi elettivi per gli insetti xilofagi.

Ma anche qualora gli alberi utilizzati per fornire materiale da lavoro siano esenti dai tarli del legno, il processo di segagione libera diverse sostanze volatili che fungono da potenti attrattivi per gli insetti xilofagi.

Le fasi dell’allestimento e del trasporto dei tronchi sono punti critici nella filiera produttiva dei manufatti lignei; il legno può perdere la sua caratteristica di esenzione da agenti infestanti così come lo era l’albero prima di essere tagliato.

La colonizzazione operata dai tarli sul legno nelle prime fasi di lavorazione non è sempre evidente.

Quando il legno viene stagionato e conservato a basse temperature, il ciclo biologico dei tarli del legno si allunga anche notevolmente.

La presenza dei tarli del legno si evidenzia dal tipico rumore o dalla comparsa di fori di sfarfallamento: in ambiente caldo e protetto alcuni tarli riescono a completare la fase larvale anche nella stessa annata in cui il manufatto ligneo viene posato. Con temperature più basse il completamento della fase giovanile può richiedere più anni.

Questo è il motivo per cui un’infestazione può rendersi manifesta anche dopo pochi mesi dalla realizzazione di una copertura lignea.

Trave infestata da tarli

La datazione di inizio infestazione è essenziale ai fini giudiziali. Determinare se l’infestazione sia avvenuta prima della fornitura o nella fase post-conferimento ha effetti rilevanti per l’attribuzione di responsabilità in caso di fornitura di materiale non esente da agenti di biodeterioramento e quindi non conforme.

Il protocollo operativo di Eurogreen entra nel merito. Si articola in due fasi. La prima fase, analitica, ha l’obiettivo di individuare l’agente infestante, lo stadio sviluppo e il grado di infestazione.

Ne deriva la possibilità di dare una cronologia dell’infestazione rispetto alla posa in opera.

La seconda fase consiste nell’intervento di disinfestazione antitarlo: il metodo Eurogreen si basa sull’applicazione delle microonde e garantisce la debiotizzazione della matrice lignea infestata in modo sicuro ed ecologico.

Analisi ed intervento: due passi importanti per risolvere il problema dei tarli nel legno.

Bibliografia:
Bonamini G., Noferi M., Togni M., Uzielli L. –  Il manuale del legno strutturale Mancosu Editore, 2006
Bonamini G., Uzielli L., Zanottini R. –  Elementi di Tecnologia del Legno Vol. I: Scienza del legno, Firenze, 1993 Edito dagli Autori, 1993

Graziano Poli

Sono un disinfestatore esperto. I miei progetti di lavoro sono orientati all'ecologia applicata, e alla prevenzione. Per hobby fotografo la natura; anche quella che entra dentro casa.

Aree geografiche di intervento

Effettuiamo trattamenti antitarlo nelle seguenti regioni:
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo.