Gli agenti di deterioramento: i funghi


Il legno: una matrice biorecettiva

I funghi sono organismi eterotrofi ed in quanto tali sono in grado di colonizzare solo le matrici organiche; tra queste il legno.

Le travi in legno sono biorecettive

Esistono funghi parassiti in grado di attaccare il legno quando ancora vitale (alberi vivi) e funghi saprofiti specializzati nel colonizzare il legno in opera. La loro azione provoca lesioni e/o alterazioni cromatiche.

Le alterazioni cromatiche sono dovute alla produzione di sostanze metaboliche assimilabili ai pigmenti; altre volte è la colorazione delle ife che costituiscono il tallo del fungo che provoca colorazioni anomale nel legno. I funghi cromogeni raramente vanno ad alterare anche le caratteristiche meccaniche del legno. Ciò nonostante possono determinare un aumento della igroscopicità del legno e quindi comportare una maggiore suscettibilità ad altri agenti biodeteriogeni.

Colonie di funghi su piastra

Le lesioni sono legate alla produzione di enzimi extracellulari che attaccano i principali componenti del legno modificandone le caratteristiche meccanico-fisiche.

Nel legno oltre a sostanze velocemente metabolizzabili come l’amido, sono presenti macromolecole complesse come la lignina e la cellulosa; la loro idrolisi ed il loro utilizzo a fini energetici da parte dei funghi saprofiti prevede la produzione di un corredo enzimatico specifico.

Le lesioni meccaniche provocate dai funghi saprofiti sono genericamente indicate con il termine di carie; esistono diversi tipi di carie a seconda della componente preferenzialmente utilizzata.

Analisi micologica

Nella carie bruna i funghi idrolizzano la cellulosa e le emicellulose; il legno assume una colorazione scura dal momento che la lignina permane inalterata. Quando il legno si asciuga compaiono lesioni che evidenziano una carie cubica lungo le direttrici per le quali si sviluppano le fessurazioni.

Nella carie bianca è invece la lignina, insieme alla cellulosa, che subisce una degradazione enzimatica; il legno diventa più chiaro, leggero e fibroso. Ciò comporta una perdita della portanza del legno e della sua resistenza alla trazione.

Un terzo tipo di carie, definito come carie soffice, è specifica per legni esposti a condizioni di elevata umidità come i legni a contatto con il terreno. L’alterazione rimane localizzata negli strati più esterni poiché i funghi responsabili di questa alterazione non sono dotati di elevate capacità di penetrazione.

Ogni specie legnosa presenta una diversa resistenza agli attacchi fungini. L’alburno è meno resistente rispetto al duramen. Il legno di quercia è più durevole agli attacchi fungini rispetto al faggio. Il duramen di quercia è più durevole del suo stesso alburno.

Bibliografia:
AA.VV. – Funghi che degradano il legno – Sylvatica editore, 2007
Caneva G., Nugari M.P., Salvadori O: – La biologia vegetale per i ben culturali – vol 1 – biodeterioramento e conservazione – Nardini Editore, 2007
Anselmi N. – Govi G. – Patologia del legno – Edagricole, 1996

Graziano Poli

Sono un disinfestatore esperto. I miei progetti di lavoro sono orientati all'ecologia applicata, e alla prevenzione. Per hobby fotografo la natura; anche quella che entra dentro casa.

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