Aracnidi – Scorpioni


Dati bio-etologici

foto-scorpioni

Posseggono due appendici boccali trasformate in pinze ed un addome allungato e terminante con un uncino ricurvo: il pungiglione. Le femmine sono delle madri premurose che accudiscono la prole, portandola costantemente sul dorso fino a quando i piccoli non diventano autosufficienti. Questi sono di aspetto simile all’adulto e per crescere compiono diverse mute. Vivono in luoghi riparati, bui ed umidi; possono trovare un habitat ideale in sottoscale, cantine, lavanderie, legnaie di case rustiche. Gli scorpioni sono predatori attivi nelle ore notturne. Si cibano di altri artropodi che catturano con i cheliceri (le pinze) ed uccidono con il pungiglione.

I segni per riconoscerli

Gli scorpioni italiani appartengono al genere Euscorpius e non sono pericolosi per l’uomo, nonostante possano pungerlo. Le speci più comuni sono Euscorpius flavicaudis (scorpione dalla coda gialla) originario dell’Europa meridionale e l’affine Euscorpius italicus (scorpione italico): sono piccoli rispetto alle pericolose specie straniere (già nella vicina Francia esistono scorpioni velenosi come il Buthus occitanicus, giallastro e di dimensioni superiori); misurano infatti da adulti 3-5 cm (E. italicus) e 3-4 cm (E. flavicaudis) e sono di colore bruno scuro. Nell’Italia settentrionale, soprattutto in Alto Adige, troviamo anche l’Euscorpius germanus (scorpione germanico), presente fino a 2.000 m di altezza.

La lotta

Quando è necessaria si attua la lotta residuale.

 

Graziano Poli

Sono un disinfestatore esperto. I miei progetti di lavoro sono orientati all'ecologia applicata, e alla prevenzione. Per hobby fotografo la natura; anche quella che entra dentro casa.

Aree geografiche di intervento

Effettuiamo trattamenti antitarlo nelle seguenti regioni:
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo.