Il controllo dei roditori nell’industria alimentare


Lotta a Rattus rattus e Rattus norvegicus

Con il termine roditori si comprendono più di 2000 specie di Mammiferi presenti in ogni parte del globo terrestre. I roditori hanno colonizzato tutti gli ambienti disponibili anche grazie al trasporto operato dall’uomo.

Ratto dei tetti

Alla famiglia dei Muridi appartengono le specie di ratti che più comunemente infestano gli insediamenti umani: Rattus rattus eRattus norvegicus.

Conoscere l’etologia ed il comportamento dei ratti è indispensabile per adottare le migliori strategie di prevenzione e di lotta alla infestazione dei ratti (disinfestazione).

Il Rattus rattus è chiamato anche ratto nero o ratto dei tetti: le sue attitudini arboricole lo portano a frequentare parchi e giardini. Da qui riesce a penetrare negli edifici dove infesta le parti alte come soffitte, tetti e terrazze.

Il ratto nero per entrare all’interno degli edifici sfrutta ogni possibilità: finestre aperte o a tenuta non perfetta, aperture nei sottotetti. Anche le fessure dove passano i cavi elettrici, consentono il transito del ratto dei tetti.

Per questo motivo è fondamentale che in un’industria alimentare tutte le aperture siano perfettamente sigillate e non vi siano soluzioni di continuità anche nella parti alte degli edifici.

Ratto nero nelle parti alte degli edifici

Ma nel contempo è altresì importante evitare che gli alberi, eventualmente presenti nel giardino, possano con le chiome arrivare fino ai tetti dell’edificio. Questi rami sporgenti rappresentano ideali vie di diffusione per Rattus rattus.

Il Rattus norvegicus è invece il tipico ratto di campagna, definito anche con i nomi di ratto grigio o ratto delle chiaviche; assiduo frequentatore delle coltivazioni di mais, si stabilisce preferibilmente in campi incolti dove l’erba alta può costituire un ottimo rifugio.

Se gli edifici di un’industria alimentare sono circondati da un prato, buona pratica preventiva è il taglio frequente dell’erba ma anche l’eliminazione, soprattutto in prossimità delle entrate, dei cespugli dove i ratti grigi possono trovare rifugio.

Tane di Rattus norvegicus

La presenza di marciapiedi lungo il perimetro degli edifici ostacola l’avvicinamento del ratto delle chiaviche all’edificio e può fungere da deterrente per l’infestazione.

La manutenzione di fossi che si dovessero trovare nelle vicinanze degli stabilimenti ed il taglio della vegetazione che cresce spontaneamente lungo le sponde dei corsi d’acqua, rappresenta un ostacolo e un disturbo per Rattus norvegicus.

Sono queste indicazioni che mettono in evidenza come le strategie di controllo dei ratti devono integrarsi con il monitoraggio dell’ambiente.

La pressione esercitata da un popolazione di roditori deve essere prima di tutto scoraggiata con barriere fisiche (es. chiusura dei varchi) ma deve essere impedita anche mediante l’eliminazione di tutte quelle situazioni che potrebbero favorire la penetrazione dei ratti nel complesso edilizio.

Un efficace piano di derattizzazione nell’industria alimentare prevede obbligatoriamente un’ispezione preliminare sull’intera struttura e nelle aree esterne.

Le procedure di disinfestazione iniziano con l’individuazione di punti critici: ricerca delle probabile vie di accesso alle aree interne e screening dei percorsi utilizzati dai ratti per l’avvicinamento alle strutture.

L’eliminazione delle prime, l’identificazione e l’attenuazione delle seconde sono un buon punto di partenza per il controllo dell’infestazione.

Bibliografia:
Capizzi D. – Santini L. – I roditori italiani – Antonio Delfino Editore, 2007
Baccetti B., Barbagallo S., Süss L., Tremblay E. – Manuale di Zoologia agraria – Delfino Editore, 2000
Puccini  V., Tarsitano E. – Parassitologia urbana – Edagricole, 2003

Graziano Poli

Sono un disinfestatore esperto. I miei progetti di lavoro sono orientati all'ecologia applicata, e alla prevenzione. Per hobby fotografo la natura; anche quella che entra dentro casa.

Aree geografiche di intervento

Effettuiamo trattamenti antitarlo nelle seguenti regioni:
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