Vespe


Dati bio-etologici

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Le vespe sono animali sociali e vivono in colonie che durano un solo anno.
In un nido di vespe, la colonia può contare fino a 20.000 individui, ed è organizzata in caste:
le femmine fecondate (regine) passano linverno in posti riparati (sottotetti, cortecce degli alberi, ecc.) e in primavera si insediano nel favo generando la discendenza (operaie).
le femmine normalmente sterili (operaie) che costruiscono i favi utilizzando polpa di legno(dalla sostanza simile al cartone prodotta proviene il soprannome di “cartonaie”), a differenza delle api che formano cera
i maschi fertili.

Le larve vengono nutrite con sostanze proteiche di varia origine; infatti le vespe si nutrono di rifiuti e si procurano cibo da ogni fonte disponibile. Le vespe operaie cercano le sostanze zuccherine con visite occasionali sui fiori, ma di solito prelevano le sostanze zuccherine in eccesso dalla saliva delle larve.
Alla fine della stagione estiva, le operaie non dovendo più nutrire larve che hanno raggiunto la maturità, ricercano frutta ed altre sostanze dolci ed è in questo periodo che diventano aggressive. Muoiono comunque con i primi freddi ad eccezione delle giovani regine fecondate che sopravvivono in posti riparati (buchi in muri, alberi,&).

Le vespe diventano più numerose nella tarda estate e in autunno.
Possono essere aggressive e pericolose se disturbate o a fronte di un pericolo per sé e per il loro nido.
Distinguiamo: la vespa comune. la vespa di terra, il polistes gallicus e il calabrone.

I segni per riconoscerli

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L’ identificazione della specie è legata ai disegni posti sulla parte anteriore del capo e sulladdome, anche se non sempre sono ben definiti.

Vespa comune (Vespula vulgaris)

Il nido si compone di un solo favo rivolto verso il basso non sempre visibile, può essere posto nel terreno o nelle aperture poste negli ambienti.
La colonia è composta da pochi individui, non aggressiva, reagisce solo se il nido viene toccato in qualche modo.

Vespa di terra (Vespula germanica)

Il nido è spesso costruito nel terreno, non visibile è quindi facilmente disturbabile.
Sono aggressive e particolarmente pericolose a causa del numero elevato di individui per nido.

Calabrone (Vespa crabro)

Il nido è circa di 30-40 cm, composto da più favi sovrapposti, e posto di solito nelle cavità di grossi tronchi (V. crabro), a volte dentro cornicioni, cassonetti, camini e cavità nel terreno. I calabroni reagiscono solo se disturbati, ma possono inoculare una quantità superiore di veleno rispetto alle vespe, quindi sono più temibili.

Polistes gallicus

Il nido non sempre è visibile perchè posto nel terreno o in aperture, ma solitamente è un favo rivolto verso il basso.
La colonia è formata da 1000-2000 individui. Reagisce se il nido viene disturbato.

La lotta

Le vespe sono caratterizzate da spiccata aggressività, per questo motivo è necessario rivolgersi a personale specializzato.
Importantissimo è il periodo scelto, che oltre a influenzare il successo, vincola anche il tipo di intervento. Le maggiori difficoltà derivano dallimpossibilità di raggiungere il nido, dal livello di infestazione e dalla corretta locazione delle trappole-esche. Mantenere il loro numero sotto controllo è più facile in primavera, quando il nido è piccolo e composto da pochi individui adulti.

Luso di trappole dà un controllo limitato, ma può comunque ridurre il numero di vespe. È un sistema adatto per catturare ed eliminare le vespe-operaie e può prevedere anche il NON impiego di alcun insetticida. Il periodo più adatto è quando, a seguito dellaumento di aggressività, la ricerca di sostanze dolci e proteine è più frenetica e dunque verso la fine dell’estate.

Distruggere il nido è un’alternativa da valutare con opportuni accorgimenti:

  • identificare chiaramente dove è il nido: sotto le tegole, nei cassonetti, tra le travi di sostegno ecc.
  • uso di prodotti con forte potere abbattente, rapidi ed efficaci.
  • uso di mezzi idonei: lance, spray
  • operare in sicurezza (tuta, maschera)
  • operare nel periodi più favorevoli: sera, mattina presto, primavera

 

Graziano Poli

Sono un disinfestatore esperto. I miei progetti di lavoro sono orientati all'ecologia applicata, e alla prevenzione. Per hobby fotografo la natura; anche quella che entra dentro casa.

Aree geografiche di intervento

Effettuiamo trattamenti antitarlo nelle seguenti regioni:
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo.